L'Assemblea Legislativa ha approvato oggi i Piani triennali 2016/2018 per lo spettacolo dal vivo (L.R. 13/99) e per gli interventi per la promozione di attività culturali (L.R. 37/94 e ss.mm.) e ora possiamo procedere con l'uscita dei bandi.
Ogni anno ci troviamo costretti a dover operare in tempi molto celeri, ma lo facciamo esclusivamente perchè vogliamo che tutti i soggetti impegnati nella programmazione di attività culturali già nei primi mesi dell'anno abbiano garantita la possibilità di richiedere il nostro sostegno.
I Piani triennali che abbiamo approvato oggi si muovono sul doppio binario della continuità e dell'innovazione.
Proseguiamo con l'impianto costruito e di volta in volta affinato in questi anni perché, sia a livello locale che nazionale, viene largamente riconosciuto come il più avanzato ed efficace e perché è il frutto di un iter partecipato che vede coinvolti tutti gli operatori del settore e i soggetti interessati.
Ed introduciamo però di volta in volta degli elementi importanti di innovazione, per adeguare le nostre politiche ai mutamenti della società; in questi Piani ce ne sono diversi ma oggi, in Aula, ne ho voluta ricordare una su tutte: la promozione di nuova e buona occupazione.
Abbiamo inserito infatti dei criteri premiali rivolti alle imprese del settore che stabilizzano i dipendenti che attualmente hanno contratti precari o che investono in nuove assunzioni.
L'economia della cultura è motore di sviluppo e di crescita, anche occupazionale.
Massimo Mezzetti
Ogni anno ci troviamo costretti a dover operare in tempi molto celeri, ma lo facciamo esclusivamente perchè vogliamo che tutti i soggetti impegnati nella programmazione di attività culturali già nei primi mesi dell'anno abbiano garantita la possibilità di richiedere il nostro sostegno.
I Piani triennali che abbiamo approvato oggi si muovono sul doppio binario della continuità e dell'innovazione.
Proseguiamo con l'impianto costruito e di volta in volta affinato in questi anni perché, sia a livello locale che nazionale, viene largamente riconosciuto come il più avanzato ed efficace e perché è il frutto di un iter partecipato che vede coinvolti tutti gli operatori del settore e i soggetti interessati.
Ed introduciamo però di volta in volta degli elementi importanti di innovazione, per adeguare le nostre politiche ai mutamenti della società; in questi Piani ce ne sono diversi ma oggi, in Aula, ne ho voluta ricordare una su tutte: la promozione di nuova e buona occupazione.
Abbiamo inserito infatti dei criteri premiali rivolti alle imprese del settore che stabilizzano i dipendenti che attualmente hanno contratti precari o che investono in nuove assunzioni.
L'economia della cultura è motore di sviluppo e di crescita, anche occupazionale.
Massimo Mezzetti