L'ipotesi di spostare alla Tesoreria unica, quindi il Ministero dell’Economia, la liquidità oggi nella disponibilità della Cassa conguaglio per il settore elettrico (Ccse) e del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) appare stravagante, al limite della finanza creativa, e pericolosa.
Lo afferma il deputato di Sel della commissione Finanze Giovanni Paglia.
Stravagante perché denaro versato dai cittadini con la bolletta per garantire il funzionamento della distribuzione di energia verrebbe improvvisamente sottratto a questo fine e fatto confluire nel calderone del debito pubblico.
Non si capisce infatti come potrebbe essere contabilizzato, se non come debito, anche se a tassi di sconto.
Pericolosa perché per effetto di una previsione della Legge di Stabilità, di cui Sel chiede lo stralcio, la Tesoreria unica è esattamente il sottostante che il MEF metterebbe alla base delle garanzie bilaterali concesse alla grandi banche sui propri derivati.
E se fosse proprio questo lo scopo dell'emendamento in questione? conclude l'on. Paglia.
Lo afferma il deputato di Sel della commissione Finanze Giovanni Paglia.
Stravagante perché denaro versato dai cittadini con la bolletta per garantire il funzionamento della distribuzione di energia verrebbe improvvisamente sottratto a questo fine e fatto confluire nel calderone del debito pubblico.
Non si capisce infatti come potrebbe essere contabilizzato, se non come debito, anche se a tassi di sconto.
Pericolosa perché per effetto di una previsione della Legge di Stabilità, di cui Sel chiede lo stralcio, la Tesoreria unica è esattamente il sottostante che il MEF metterebbe alla base delle garanzie bilaterali concesse alla grandi banche sui propri derivati.
E se fosse proprio questo lo scopo dell'emendamento in questione? conclude l'on. Paglia.
Denuncia ripresa su articolo di Repubblica del 18 novembre 2014

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