Mancano 692 milioni di euro di entrate a causa del ritorno alla tassazione dello 0,4% sui capitali rientrati con lo scudo fiscale per l'anno in corso, quando invece il Governo Monti l'aveva innalzata all'1,35% per il 2013.
Il Governo, in sostanza, non ha pensato di rendere strutturale l'innalzamento dell'aliquota, preferendo agevolare ancora una volta chi ha esportato all'estero soldi sporchi.
E' la denuncia del capogruppo di SEL in commissione Finanze alla Camera dei deputati, on. Giovanni Paglia, a seguito della lettura del rapporto dell'Amministrazione finanziaria e che su questo tema ha oggi interrogato il Governo per sapere se non intenda rimediare a questa situazione nella prossima legge di stabilità, ripristinando un minimo di equità in un Paese che vede la TASI aumentare per 7 famiglie su 10 rispetto a quanto dovuto per l'IMU, ricevendo parere negativo.
Mi è stato risposto - osserva l'on. Paglia - che "la questione deve essere valutata avendo riguardo sia al tema dell'equità sia a quello della credibilità, anche in prospettiva della legislazione, in termini di non applicazione postuma di trattamenti fiscali discriminatori rispetto alla disciplina generale, tanto più in relazione a fattispecie su cui si è agito una volta con provvedimenti una tantum in inasprimento fiscale postumo".
In altre parole - prosegue il parlamentare di SEL - non possiamo disturbare ulteriormente chi ha già frodato lo Stato una volta.
Ogni commento è superfluo - conclude l'on. Paglia - ho già annunciato che noi presenteremo un emendamento per il ripristino di un'aliquota degna nel corso del dibattito sulla legge di stabilità.
On. Giovanni Paglia
Il Governo, in sostanza, non ha pensato di rendere strutturale l'innalzamento dell'aliquota, preferendo agevolare ancora una volta chi ha esportato all'estero soldi sporchi.
E' la denuncia del capogruppo di SEL in commissione Finanze alla Camera dei deputati, on. Giovanni Paglia, a seguito della lettura del rapporto dell'Amministrazione finanziaria e che su questo tema ha oggi interrogato il Governo per sapere se non intenda rimediare a questa situazione nella prossima legge di stabilità, ripristinando un minimo di equità in un Paese che vede la TASI aumentare per 7 famiglie su 10 rispetto a quanto dovuto per l'IMU, ricevendo parere negativo.
Mi è stato risposto - osserva l'on. Paglia - che "la questione deve essere valutata avendo riguardo sia al tema dell'equità sia a quello della credibilità, anche in prospettiva della legislazione, in termini di non applicazione postuma di trattamenti fiscali discriminatori rispetto alla disciplina generale, tanto più in relazione a fattispecie su cui si è agito una volta con provvedimenti una tantum in inasprimento fiscale postumo".
In altre parole - prosegue il parlamentare di SEL - non possiamo disturbare ulteriormente chi ha già frodato lo Stato una volta.
Ogni commento è superfluo - conclude l'on. Paglia - ho già annunciato che noi presenteremo un emendamento per il ripristino di un'aliquota degna nel corso del dibattito sulla legge di stabilità.
On. Giovanni Paglia