La vicenda della ragazza sfruttata, licenziata e costretta a dormire in spiaggia da un hotel di Riccione presso il quale lavorava per 15 ore al giorno con un salario di 800 euro, scoperchia ancora una volta le inaccettabili condizioni sociali e civili cui sono costretti i lavoratori stagionali, oltre ad essere semplicemente vergognosa.
Lo dichiara Giovanni Paglia, deputato emiliano-romagnolo di SEL, intervenendo sullo stato delle condizioni di lavoro nel settore turistico costiero, date le ripetute e documentate denunce portate avanti da associazioni coraggiose come Rumori Sinistri.
Non è possibile - prosegue Paglia - che i proprietari di questa struttura alberghiera (già oggetto di due ispezioni nel mese di giugno da parte di Guardia di Finanza e Ispettorato del Lavoro) possano continuare indisturbati nella loro azione fino a costringere a dormire in spiaggia una lavoratrice che aveva semplicemente reclamato un trattamento più umano; e non è possibile che le istituzioni locali - nonostante la repentina sollecitazione del nostro consigliere comunale di Riccione al sindaco - non abbiano fatto nulla per impedire questo esito degradante.
E' ora che le istituzioni locali la smettano di fare orecchie da mercante e si attivino per contrastare con durezza l'illegalità e lo sfruttamento diffuso nei luoghi di lavoro in questo che è il comparto economico più importante del territorio della Riviera - prosegue Paglia - giacché la forza di una ragazza che si ribella per ottenere diritti e dignità costituisce un caso a fronte di migliaia di altri che proseguono nella placida quotidianità dell'estate.
Lo dichiara Giovanni Paglia, deputato emiliano-romagnolo di SEL, intervenendo sullo stato delle condizioni di lavoro nel settore turistico costiero, date le ripetute e documentate denunce portate avanti da associazioni coraggiose come Rumori Sinistri.
Non è possibile - prosegue Paglia - che i proprietari di questa struttura alberghiera (già oggetto di due ispezioni nel mese di giugno da parte di Guardia di Finanza e Ispettorato del Lavoro) possano continuare indisturbati nella loro azione fino a costringere a dormire in spiaggia una lavoratrice che aveva semplicemente reclamato un trattamento più umano; e non è possibile che le istituzioni locali - nonostante la repentina sollecitazione del nostro consigliere comunale di Riccione al sindaco - non abbiano fatto nulla per impedire questo esito degradante.
E' ora che le istituzioni locali la smettano di fare orecchie da mercante e si attivino per contrastare con durezza l'illegalità e lo sfruttamento diffuso nei luoghi di lavoro in questo che è il comparto economico più importante del territorio della Riviera - prosegue Paglia - giacché la forza di una ragazza che si ribella per ottenere diritti e dignità costituisce un caso a fronte di migliaia di altri che proseguono nella placida quotidianità dell'estate.