A fronte delle ultime notizie sulla crisi tra Fercam e Artoni, non è possibile tacere, minimizzare, tirarsi fuori.
Occorre che parli la politica con voce ferma e autorevole, avanzando un'ipotesi risolutiva e garantendo la serenità degli oltre 3000 lavoratori coinvolti (considerando l'indotto).
Lo affermano gli esponenti istituzionali di Sinistra Italiana, il deputato Giovanni Paglia e i consiglieri regionali Yuri Torri (che negli scorsi giorni ha partecipato al presidio dei lavoratori in sciopero, ndr) e Igor Taruffi, nell'annunciare un'interpellanza al ministero dell Sviluppo Economico in vista del tavolo tra le parti previsto per il prossimo 27 febbraio, che segue un'analoga interrogazione sottoposta nei giorni scorsi al presidente della Regione Bonaccini.
Oggi leggiamo sui giornali reggiani e modenesi le preoccupazioni non soltanto dei dipendenti di Artoni ma pure dei "padroncini" e delle cooperative che per Artoni lavorano - osservano Paglia, Torri e Taruffi - come pure osserviamo le accuse incrociate tra Fercam e Artoni dopo che la prima ha ufficialmente annunciato il proprio ritiro dalla trattativa.
Le parti hanno il dovere di riannodare i fili spezzati, Governo e Regione non possono assistere impotenti, a tutela delle migliaia di persone che rischiano di pagare le conseguenze occupazionali.
Giovanni Paglia
Yuri Torri
Igor Taruffi
Occorre che parli la politica con voce ferma e autorevole, avanzando un'ipotesi risolutiva e garantendo la serenità degli oltre 3000 lavoratori coinvolti (considerando l'indotto).
Lo affermano gli esponenti istituzionali di Sinistra Italiana, il deputato Giovanni Paglia e i consiglieri regionali Yuri Torri (che negli scorsi giorni ha partecipato al presidio dei lavoratori in sciopero, ndr) e Igor Taruffi, nell'annunciare un'interpellanza al ministero dell Sviluppo Economico in vista del tavolo tra le parti previsto per il prossimo 27 febbraio, che segue un'analoga interrogazione sottoposta nei giorni scorsi al presidente della Regione Bonaccini.
Oggi leggiamo sui giornali reggiani e modenesi le preoccupazioni non soltanto dei dipendenti di Artoni ma pure dei "padroncini" e delle cooperative che per Artoni lavorano - osservano Paglia, Torri e Taruffi - come pure osserviamo le accuse incrociate tra Fercam e Artoni dopo che la prima ha ufficialmente annunciato il proprio ritiro dalla trattativa.
Le parti hanno il dovere di riannodare i fili spezzati, Governo e Regione non possono assistere impotenti, a tutela delle migliaia di persone che rischiano di pagare le conseguenze occupazionali.
Giovanni Paglia
Yuri Torri
Igor Taruffi
