Quando un mese fa ci chiedemmo se non ci fossero rapporti problematici fra il decreto sulle banche popolari e l’interessamento del finanziere Davide Serra alle stesse, venimmo accusati di fare "illazioni senza fondamento".
Oggi scopriamo che lo stesso Serra avrebbe già sottoposto ai commissari di Bankitalia che governano Popolare dell’Etruria una proposta di cooperazione, risanamento e rilancio.
E questo avviene insolitamente prima ancora che sia stata completata dai commissari un’indagine sulla reale situazione della banca e quindi al buio, a meno che non si disponga di altre informazioni.
Pare che si punti a mettere insieme soggetti desiderosi di ricapitalizzare l’istituto e quindi, in sintesi, di assumerne il controllo.
Ricordiamo che è fuori discussione che ci sia chi nei giorni precedenti il decreto del Governo e non solo abbia realizzato ingenti plusvalenze grazie alla speculazione sul titolo, che registrò andamenti privi di qualsiasi logica ordinaria e persino straordinaria.
Consob, Bankitalia e Mef non possono restare inerti in un quadro simile, pena la perdita di credibilità del Paese, e per questo chiederemo che la commissione Finanze della Camera pretenda un supplemento di informazioni e valutazioni.
On. Giovanni Paglia
Oggi scopriamo che lo stesso Serra avrebbe già sottoposto ai commissari di Bankitalia che governano Popolare dell’Etruria una proposta di cooperazione, risanamento e rilancio.
E questo avviene insolitamente prima ancora che sia stata completata dai commissari un’indagine sulla reale situazione della banca e quindi al buio, a meno che non si disponga di altre informazioni.
Pare che si punti a mettere insieme soggetti desiderosi di ricapitalizzare l’istituto e quindi, in sintesi, di assumerne il controllo.
Ricordiamo che è fuori discussione che ci sia chi nei giorni precedenti il decreto del Governo e non solo abbia realizzato ingenti plusvalenze grazie alla speculazione sul titolo, che registrò andamenti privi di qualsiasi logica ordinaria e persino straordinaria.
Consob, Bankitalia e Mef non possono restare inerti in un quadro simile, pena la perdita di credibilità del Paese, e per questo chiederemo che la commissione Finanze della Camera pretenda un supplemento di informazioni e valutazioni.
On. Giovanni Paglia