A seguito dei crack sempre più frequenti di cooperative di vario genere che spesso colpiscono realtà e persone della nostra regione - ultimo caso quello della crisi finanziaria che nei giorni scorsi ha costretto alla liquidazione coatta quattro cooperative reggiane delle costruzioni (Coopsette, Unieco, Cmr Reggiolo e Orion di Cavriago) - chiediamo al Governo di istituire un'authority indipendente che svolga funzione di vigilanza sui bilanci delle cooperative che emettono prestiti sociali, sulle condizioni di emissione degli stessi e sulla contrattualistica, ed a cui i soci risparmiatori possano in ogni momento rivolgersi per inoltrare reclami e segnalazioni; e di istituire un fondo di garanzia nazionale a tutela dei sottoscrittori di prestito sociale, che li tuteli automaticamente fino ad un massimo di 36.000 euro a persona, sul modello di quanto previsto per la tutela dei depositi bancari, con versamento pro-quota obbligatorio a carico di tutte le cooperative che utilizzino questa modalità di autofinanziamento.
Lo afferma l'On. Giovanni Paglia di Sinistra Italiana che, insieme ai colleghi Giulio Marcon e Stefano Fassina, ha depositato una mozione sul tema in commissione Finanze alla Camera dei deputati, in attesa di discussione.
Partendo da una valutazione tendenzialmente positiva dello strumento del prestito sociale il cui valore su base nazionale ammonta a complessivi 12 miliardi di euro che circa 1,3 milioni di soci hanno depositato nei libretti di risparmio delle Coop - osserva l'On. Paglia -, non si possono però sottacere i limiti del regime giuridico: la trasparenza nella gestione della società cooperativa e nella informazione fornita ai soci; le garanzie che assistono il prestito sociale; il sistema di vigilanza degli organi istituzionali preposti; nonché le distorsioni operative - annota l'On. Paglia - dato che il prestito sociale, atto per sua natura a finanziare l'attività commerciale, viene sempre più spesso investito in titoli finanziari dalle grandi cooperative del consumo.
E' ora di fare un tagliando allo strumento e garantire sicurezza ai soci-risparmiatori, ed è con questo spirito di critica costruttiva che avanziamo le nostre proposte.
On. Giovanni Paglia
Sinistra Italiana
Lo afferma l'On. Giovanni Paglia di Sinistra Italiana che, insieme ai colleghi Giulio Marcon e Stefano Fassina, ha depositato una mozione sul tema in commissione Finanze alla Camera dei deputati, in attesa di discussione.
Partendo da una valutazione tendenzialmente positiva dello strumento del prestito sociale il cui valore su base nazionale ammonta a complessivi 12 miliardi di euro che circa 1,3 milioni di soci hanno depositato nei libretti di risparmio delle Coop - osserva l'On. Paglia -, non si possono però sottacere i limiti del regime giuridico: la trasparenza nella gestione della società cooperativa e nella informazione fornita ai soci; le garanzie che assistono il prestito sociale; il sistema di vigilanza degli organi istituzionali preposti; nonché le distorsioni operative - annota l'On. Paglia - dato che il prestito sociale, atto per sua natura a finanziare l'attività commerciale, viene sempre più spesso investito in titoli finanziari dalle grandi cooperative del consumo.
E' ora di fare un tagliando allo strumento e garantire sicurezza ai soci-risparmiatori, ed è con questo spirito di critica costruttiva che avanziamo le nostre proposte.
On. Giovanni Paglia
Sinistra Italiana

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