La Procura ha richiesto al Tribunale la decadenza del piano concordatario di Parmacotto, anticamera del fallimento.
La situazione è grave: per la tenuta occupazionale, per la tutela del marchio e perché si va ad intaccare una capacità produttiva con prospettive di crescita.
Per tali motivi nonché per il coinvolgimento di Simest S.p.A (controllata da CDP), ritengo che oltre al giusto appello agli enti locali fatto dalla Flai Cgil, debba rendere conto anche il Governo nazionale che oggi ho chiamato in causa attraverso un'interrogazione (testo in allegato, ndr) al ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) che ricostruisce nel dettaglio i passaggi dal 2013 ad oggi.
Già qualche settimana fa avevo posto pubblicamente dei precisi quesiti su Simest - in particolare su "quale processo decisionale abbia portato nel 2011, quando la società era controllata dal ministero, ad attivare la linea di credito a favore di Parmacotto, e come sia stato motivato l'assenso, da parte di chi, con quali garanzie, a seguito di quale tipo di indagine su dati finanziari e industriali" - ai quali è seguito il silenzio, tanto del Governo quanto dei vertici aziendali; ora che la situazione da finanziaria sta diventando sociale, occorre che chi ha responsabilità non faccia orecchie da mercante.
On. Giovanni Paglia
Sinistra Italiana
La situazione è grave: per la tenuta occupazionale, per la tutela del marchio e perché si va ad intaccare una capacità produttiva con prospettive di crescita.
Per tali motivi nonché per il coinvolgimento di Simest S.p.A (controllata da CDP), ritengo che oltre al giusto appello agli enti locali fatto dalla Flai Cgil, debba rendere conto anche il Governo nazionale che oggi ho chiamato in causa attraverso un'interrogazione (testo in allegato, ndr) al ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) che ricostruisce nel dettaglio i passaggi dal 2013 ad oggi.
Già qualche settimana fa avevo posto pubblicamente dei precisi quesiti su Simest - in particolare su "quale processo decisionale abbia portato nel 2011, quando la società era controllata dal ministero, ad attivare la linea di credito a favore di Parmacotto, e come sia stato motivato l'assenso, da parte di chi, con quali garanzie, a seguito di quale tipo di indagine su dati finanziari e industriali" - ai quali è seguito il silenzio, tanto del Governo quanto dei vertici aziendali; ora che la situazione da finanziaria sta diventando sociale, occorre che chi ha responsabilità non faccia orecchie da mercante.
On. Giovanni Paglia
Sinistra Italiana

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