Nel nostro programma il tema del credito trova ampio spazio, come conseguenza di un lavoro approfondito fatto nella legislatura appena conclusasi, testimoniato da una serie articolata di proposte di legge.
Lo afferma l'On. Giovanni Paglia - candidato per Liberi e Uguali alla Camera dei deputati e tra gli estensori della relazione di minoranza conclusiva in commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario nonché del programma in materia della lista guidata da Pietro Grasso - in risposta all'osservazione del segretario della Uil cesenate sulla disattenzione dei partiti politici in merito.
In particolare, riteniamo fondamentale che la fase di uscita dalla crisi sia gestita scongiurando il rischio che l’operazione di smaltimento dei crediti in sofferenza diventi occasione di immensi guadagni per i fondi speculativi esteri - osserva l'On. Paglia - a danno di famiglie e PMI in difficoltà.
Come misure strutturali noi proponiamo:
separazione fra banche d’affari e banche d’investimento;
un più incisivo impegno dell’Italia nella definizione delle caratteristiche dell’Unione bancaria europea;
correzione della direttiva sul bail in (BRRD), per assicurare la stabilità del sistema e per ristabilire la tutela del risparmio prevista dall’articolo 47 della Costituzione;
riordino del sistema dei controlli sull’attività bancaria e finanziaria in un quadro più certo di responsabilità e poteri di Banca d’Italia, Banca Centrale Europea, Consob e magistratura;
creazione di un fondo pubblico per l’acquisizione di NPL garantiti da immobili, da destinare all’edilizia popolare con affitti calmierati;
un “giubileo bancario”, ovvero la possibilità una tantum per famiglie e piccole e medie imprese di riscattare i propri debiti in sofferenza al 31.12.2016 al prezzo a cui il creditore li ha svalutati.
Riteniamo inoltre che si debba intervenire sulle remunerazioni dei top manager bancari, agganciando la parte variabile a obiettivi di lunga durata e prevedendo una penalizzazione fiscale per le buonuscite di chi abbia provocato perdite all’erario.
Vogliamo inoltre che siano eliminate le pressioni commerciali, e garantita competenza e autonomia degli amministratori, eradicando ogni forma di confitto di interessi e intervenendo sulla prescrizione dei reati di natura finanziaria.
Articolo Parma Today
Lo afferma l'On. Giovanni Paglia - candidato per Liberi e Uguali alla Camera dei deputati e tra gli estensori della relazione di minoranza conclusiva in commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario nonché del programma in materia della lista guidata da Pietro Grasso - in risposta all'osservazione del segretario della Uil cesenate sulla disattenzione dei partiti politici in merito.
In particolare, riteniamo fondamentale che la fase di uscita dalla crisi sia gestita scongiurando il rischio che l’operazione di smaltimento dei crediti in sofferenza diventi occasione di immensi guadagni per i fondi speculativi esteri - osserva l'On. Paglia - a danno di famiglie e PMI in difficoltà.
Come misure strutturali noi proponiamo:
separazione fra banche d’affari e banche d’investimento;
un più incisivo impegno dell’Italia nella definizione delle caratteristiche dell’Unione bancaria europea;
correzione della direttiva sul bail in (BRRD), per assicurare la stabilità del sistema e per ristabilire la tutela del risparmio prevista dall’articolo 47 della Costituzione;
riordino del sistema dei controlli sull’attività bancaria e finanziaria in un quadro più certo di responsabilità e poteri di Banca d’Italia, Banca Centrale Europea, Consob e magistratura;
creazione di un fondo pubblico per l’acquisizione di NPL garantiti da immobili, da destinare all’edilizia popolare con affitti calmierati;
un “giubileo bancario”, ovvero la possibilità una tantum per famiglie e piccole e medie imprese di riscattare i propri debiti in sofferenza al 31.12.2016 al prezzo a cui il creditore li ha svalutati.
Riteniamo inoltre che si debba intervenire sulle remunerazioni dei top manager bancari, agganciando la parte variabile a obiettivi di lunga durata e prevedendo una penalizzazione fiscale per le buonuscite di chi abbia provocato perdite all’erario.
Vogliamo inoltre che siano eliminate le pressioni commerciali, e garantita competenza e autonomia degli amministratori, eradicando ogni forma di confitto di interessi e intervenendo sulla prescrizione dei reati di natura finanziaria.
Articolo Parma Today