Non è possibile confondere in un decreto legge concentrato sull'Imu e sull'alienazione di beni pubblici, un tema decisivo e di rilevanza costituzionale quale l'assetto proprietario e la valutazione del capitale della Banca d'Italia.
Non c'è nessun motivo che renda urgente un intervento di tale delicatezza, a meno che l'urgenza non sia dettata dalla necessità di trovare le risorse per coprire il buco di bilancio lasciato dall'abolizione dell'IMU, e che quindi questo decreto sia collegato alla previsione di tassazione delle rivalutazioni delle partecipazioni; in questo caso, il collegamento funzionale con l'IMU ci sarebbe, ma si dovrebbe ammettere che stiamo intervenendo su un organo costituzionale per fare cassa, e sarebbe veramente troppo.
SEL chiede con forza, allora, che sia stralciata da questo provvedimento la parte relativa a Banca d'Italia e che si rimetta la questione ad un disegno di legge ordinario.
Restituiamo a noi stessi e al Paese il diritto ad una discussione informata, fatta nei tempi e nei modi corretti.
Mai come in questo caso la fretta non è solo cattiva consigliera.
E' anche latrice di cattivi pensieri.
Non c'è nessun motivo che renda urgente un intervento di tale delicatezza, a meno che l'urgenza non sia dettata dalla necessità di trovare le risorse per coprire il buco di bilancio lasciato dall'abolizione dell'IMU, e che quindi questo decreto sia collegato alla previsione di tassazione delle rivalutazioni delle partecipazioni; in questo caso, il collegamento funzionale con l'IMU ci sarebbe, ma si dovrebbe ammettere che stiamo intervenendo su un organo costituzionale per fare cassa, e sarebbe veramente troppo.
SEL chiede con forza, allora, che sia stralciata da questo provvedimento la parte relativa a Banca d'Italia e che si rimetta la questione ad un disegno di legge ordinario.
Restituiamo a noi stessi e al Paese il diritto ad una discussione informata, fatta nei tempi e nei modi corretti.
Mai come in questo caso la fretta non è solo cattiva consigliera.
E' anche latrice di cattivi pensieri.