L'Emilia Romagna da terra del buon compromesso tra capitale e lavoro si sta trasformando in terra delle delocalizzazioni per le multinazionali.
Appena risolta con sacrificio per i lavoratori la vertenza Titan, si apre un nuovo fronte sempre nel bolognese, ad Anzola Emilia laddove la multinazionale Mondi Silicart, che produce carta siliconata, ha annunciato la chiusura dello stabilimento per gli inizi del 2015, con il conseguente licenziamento dei 62 lavoratori.
Sul caso proprio oggi ho rivolto un'interrogazione al ministero dello Sviluppo Economico per chiedere "di convocare un tavolo nazionale con la proprietà, le istituzioni locali e le organizzazioni sindacali per impedire che uno storico stabilimento che opera da quasi mezzo secolo sul territorio e che produce utili possa smobilitare scaricando gli interi costi dell’operazione sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori".
I sindacati e i lavoratori in mobilitazione sottolineano come la sede bolognese abbia chiuso il 2013 con un utile di 521 mila euro e preveda di chiudere il 2014 con 1,2 milioni; quindi ancora una volta siamo in presenza di una classe imprenditoriale rapace e irresponsabile che semplicemente se ne frega del lavoro.
E' sempre più urgente approvare una legge regionale contro le delocalizzazioni: si tratta di un impegno al quale il neo-presidente Stefano Bonaccini non può sfuggire.
On. Giovanni Paglia
Appena risolta con sacrificio per i lavoratori la vertenza Titan, si apre un nuovo fronte sempre nel bolognese, ad Anzola Emilia laddove la multinazionale Mondi Silicart, che produce carta siliconata, ha annunciato la chiusura dello stabilimento per gli inizi del 2015, con il conseguente licenziamento dei 62 lavoratori.
Sul caso proprio oggi ho rivolto un'interrogazione al ministero dello Sviluppo Economico per chiedere "di convocare un tavolo nazionale con la proprietà, le istituzioni locali e le organizzazioni sindacali per impedire che uno storico stabilimento che opera da quasi mezzo secolo sul territorio e che produce utili possa smobilitare scaricando gli interi costi dell’operazione sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori".
I sindacati e i lavoratori in mobilitazione sottolineano come la sede bolognese abbia chiuso il 2013 con un utile di 521 mila euro e preveda di chiudere il 2014 con 1,2 milioni; quindi ancora una volta siamo in presenza di una classe imprenditoriale rapace e irresponsabile che semplicemente se ne frega del lavoro.
E' sempre più urgente approvare una legge regionale contro le delocalizzazioni: si tratta di un impegno al quale il neo-presidente Stefano Bonaccini non può sfuggire.
On. Giovanni Paglia