Non avremmo mai voluto dire: avevamo ragione.
E purtroppo ci tocca, dati i gravi fatti avvenuti presso l'ex base di militare di Cona (Ve) con la morte di una giovane ragazza ivoriana di 25 anni e una successiva rivolta dei migranti ospitati.
Non più tardi di un mese fa avevamo effettuato un'ispezione nei locali dell'hub veneziano insieme a rappresentanti di istituzioni, associazioni e movimenti locali (ispezione documentata in questo reportage del Corriere del Veneto del 24 novembre scorso, ndr) nonché presentato un'interrogazione (qui su sito Camera dei deputati, ndr) all'allora ministro dell'Interno Alfano in cui si dettagliavano concretamente "condizioni di soggiorno difficilmente compatibili con la parola accoglienza".
Oggi, attraverso una nuova interrogazione, non possiamo non chiedere ai vertici del Governo e al nuovo ministro Minniti che punta sciaguratamente tutte le sue carte sulla riapertura di un CIE per regione, perché il Ministero dell'Interno non abbia ritenuto di verificare la fondatezza delle criticità che allora denunciammo e, in ogni caso, quali misure intenda adottare in queste ore per rispondere a quella che si configura come un'emergenza non temporanea nel sito di Cona, al di là dei vuoti giri di retorica.
Intanto tutta la nostra solidarietà ai familiari e ai compagni della giovane Sandrine Bakayoko che, ricordiamolo, era in attesa di una risposta alla domanda di asilo politico.
On. Giovanni Paglia
On. Giulio Marcon
On. Nicola Fratoianni
On. Erasmo Palazzotto
Sinistra Italiana
E purtroppo ci tocca, dati i gravi fatti avvenuti presso l'ex base di militare di Cona (Ve) con la morte di una giovane ragazza ivoriana di 25 anni e una successiva rivolta dei migranti ospitati.
Non più tardi di un mese fa avevamo effettuato un'ispezione nei locali dell'hub veneziano insieme a rappresentanti di istituzioni, associazioni e movimenti locali (ispezione documentata in questo reportage del Corriere del Veneto del 24 novembre scorso, ndr) nonché presentato un'interrogazione (qui su sito Camera dei deputati, ndr) all'allora ministro dell'Interno Alfano in cui si dettagliavano concretamente "condizioni di soggiorno difficilmente compatibili con la parola accoglienza".
Oggi, attraverso una nuova interrogazione, non possiamo non chiedere ai vertici del Governo e al nuovo ministro Minniti che punta sciaguratamente tutte le sue carte sulla riapertura di un CIE per regione, perché il Ministero dell'Interno non abbia ritenuto di verificare la fondatezza delle criticità che allora denunciammo e, in ogni caso, quali misure intenda adottare in queste ore per rispondere a quella che si configura come un'emergenza non temporanea nel sito di Cona, al di là dei vuoti giri di retorica.
Intanto tutta la nostra solidarietà ai familiari e ai compagni della giovane Sandrine Bakayoko che, ricordiamolo, era in attesa di una risposta alla domanda di asilo politico.
On. Giovanni Paglia
On. Giulio Marcon
On. Nicola Fratoianni
On. Erasmo Palazzotto
Sinistra Italiana
