Nel corso della discussione sulla Legge di Stabilità alla Camera, dopo il mio intervento di giovedì, ieri il Governo ha accolto un mio ordine del giorno.
Ciò significa che da gennaio proverò a lavorare su questa proposta, sapendo di avere un interlocutore disponibile.
Vi spiego, in sintesi, di cosa si tratta.
I bilanci delle banche sono gravati di crediti a sofferenza, cioè che non saranno mai recuperati, relativi a operazioni ipotecarie, cioè con un immobile a garanzia.
Un apposito fondo pubblico potrebbe acquisire questi crediti, pagandoli la metà del loro valore, e con essi anche l'ipoteca, cioè la disponibilità dell'abitazione.
A questo punto le case acquisite potrebbero essere messe a disposizione come case popolari, e ai debitori potrebbe essere proposto di spostare in avanti di 15 anni il loro debito, con un tasso ridotto.
Passati i 15 anni se il debito sarà stato ripagato il titolare riavrà l'utilizzo del suo bene, che altrimenti diventerà proprietà dello Stato, che continuerà a usarlo come social housing.
Si potrebbero così liberare i bilanci delle banche da crediti inesigibili, restituire una possibilità ai debitori, e soprattutto avere la disponibilità di case popolari senza ulteriore consumo di suolo.
Che ne dite?
On. Giovanni Paglia
Ciò significa che da gennaio proverò a lavorare su questa proposta, sapendo di avere un interlocutore disponibile.
Vi spiego, in sintesi, di cosa si tratta.
I bilanci delle banche sono gravati di crediti a sofferenza, cioè che non saranno mai recuperati, relativi a operazioni ipotecarie, cioè con un immobile a garanzia.
Un apposito fondo pubblico potrebbe acquisire questi crediti, pagandoli la metà del loro valore, e con essi anche l'ipoteca, cioè la disponibilità dell'abitazione.
A questo punto le case acquisite potrebbero essere messe a disposizione come case popolari, e ai debitori potrebbe essere proposto di spostare in avanti di 15 anni il loro debito, con un tasso ridotto.
Passati i 15 anni se il debito sarà stato ripagato il titolare riavrà l'utilizzo del suo bene, che altrimenti diventerà proprietà dello Stato, che continuerà a usarlo come social housing.
Si potrebbero così liberare i bilanci delle banche da crediti inesigibili, restituire una possibilità ai debitori, e soprattutto avere la disponibilità di case popolari senza ulteriore consumo di suolo.
Che ne dite?
On. Giovanni Paglia