Presentiamo una dichiarazione di Giovanni Paglia, deputato SEL e membro della Commissione Finanze della Camera, riguardo alla norma governativa collegata all'abolizione della seconda rata dell'IMU decisa dal Consiglio dei Ministri di ieri, che impone ai Comuni che hanno deliberato per l’anno 2013 aliquote superiori a quella standard (4 per mille), di fare pagare una parte della maggiorazione ai contribuenti a metà gennaio 2014, mentre il resto verrà coperto dallo Stato.
La partita dell'IMU è nata male e, come era facile prevedere, sta finendo peggio. Avevamo denunciato da subito la mancata previsione di risorse per coprire il mancato gettito aggiuntivo per i Comuni che avessero previsto per il 2013 un aumento dell'aliquota. Ora la soluzione individuata è la permanenza parziale dell'IMU per i 5 milioni di cittadini residenti in quei comuni, fra cui Milano, Napoli e Bologna.
Lo denuncia Giovanni Paglia, deputato di SEL.
Ma la cosa assurda - prosegue Paglia - è che a pagare saranno anche quelli che erano esentati nel 2012, grazie alle detrazioni ora non più previste.
In altre parole, i più poveri pagheranno lo sconto ai più ricchi.
Una vergogna che proveremo a sanare - conclude il deputato di SEL - con un emendamento che sposti il prelievo previsto sul 10% dei contribuenti più ricchi, e non sul 10% che abbia la sfortuna di vivere nei comuni interessati.
La partita dell'IMU è nata male e, come era facile prevedere, sta finendo peggio. Avevamo denunciato da subito la mancata previsione di risorse per coprire il mancato gettito aggiuntivo per i Comuni che avessero previsto per il 2013 un aumento dell'aliquota. Ora la soluzione individuata è la permanenza parziale dell'IMU per i 5 milioni di cittadini residenti in quei comuni, fra cui Milano, Napoli e Bologna.
Lo denuncia Giovanni Paglia, deputato di SEL.
Ma la cosa assurda - prosegue Paglia - è che a pagare saranno anche quelli che erano esentati nel 2012, grazie alle detrazioni ora non più previste.
In altre parole, i più poveri pagheranno lo sconto ai più ricchi.
Una vergogna che proveremo a sanare - conclude il deputato di SEL - con un emendamento che sposti il prelievo previsto sul 10% dei contribuenti più ricchi, e non sul 10% che abbia la sfortuna di vivere nei comuni interessati.