Sinistra Ecologia Libertà ha presentato una serie di odg all'interno della discussione sulla Delega Fiscale, svoltasi ieri alla Camera. Alcuni di questi odg volti a reintrodurre un minimo di equità fiscale nel nostro Paese sono stati bocciati dal Governo e da tutte le forze politiche - come quelli sull'aumento della tassazione per le rendite finanziarie e per i grandi patrimoni nonché sull'attivazione di necessarie forme di fiscalità ambientale - mentre altri sono stati accolti.
Tra gli odg accolti ve ne è uno molto importante, a mia prima firma, che impegna il Governo a calmierare il continuo aumento del prezzo dei carburanti introducendo nel nostro ordinamento l'accisa mobile, meccanismo già introdotto con la legge Finanziaria del 2008 ma rimasto finora inapplicato.
Come tutti i cittadini sanno, nel corso degli ultimi anni l'incrocio tra accise e Iva ha comportato un incremento notevole della tassazione sui carburanti; questo incremento si è trasformato in un vero e proprio prelievo fiscale mimetizzato che i vari Governi hanno via via motivato ricorrendo a contributi (che ancora paghiamo) per la guerra di Abissinia del 1935, la crisi di Suez del 1956, il disastro del Vajont del 1963, l'alluvione di Firenze del 1966, il terremoto del Belice del 1968, il terremoto del Friuli del 1976, il terremoto dell'Irpinia del 1980, la missione in Libano del 1983, la missione in Bosnia del 1996, il contributo in favore del rinnovo contrattuale degli autoferrotranviari del 2004 e quello per l'acquisto di autobus ecologici del 2005.
Quello che quindi abbiamo proposto per contrastare questa situazione e per sostenere il potere d'acquisto dei cittadini è l'attivazione del meccanismo dell'accisa mobile che consiste in una riduzione trimestrale delle accise, compensata dalle maggiori entrate dell'Iva incassate dallo Stato ad ogni aumento del prezzo dei prodotti petroliferi: nella sostanza l’«extra gettito» vale a sterilizzare l'imposta e quindi a farla diminuire.
On. Giovanni Paglia
Tra gli odg accolti ve ne è uno molto importante, a mia prima firma, che impegna il Governo a calmierare il continuo aumento del prezzo dei carburanti introducendo nel nostro ordinamento l'accisa mobile, meccanismo già introdotto con la legge Finanziaria del 2008 ma rimasto finora inapplicato.
Come tutti i cittadini sanno, nel corso degli ultimi anni l'incrocio tra accise e Iva ha comportato un incremento notevole della tassazione sui carburanti; questo incremento si è trasformato in un vero e proprio prelievo fiscale mimetizzato che i vari Governi hanno via via motivato ricorrendo a contributi (che ancora paghiamo) per la guerra di Abissinia del 1935, la crisi di Suez del 1956, il disastro del Vajont del 1963, l'alluvione di Firenze del 1966, il terremoto del Belice del 1968, il terremoto del Friuli del 1976, il terremoto dell'Irpinia del 1980, la missione in Libano del 1983, la missione in Bosnia del 1996, il contributo in favore del rinnovo contrattuale degli autoferrotranviari del 2004 e quello per l'acquisto di autobus ecologici del 2005.
Quello che quindi abbiamo proposto per contrastare questa situazione e per sostenere il potere d'acquisto dei cittadini è l'attivazione del meccanismo dell'accisa mobile che consiste in una riduzione trimestrale delle accise, compensata dalle maggiori entrate dell'Iva incassate dallo Stato ad ogni aumento del prezzo dei prodotti petroliferi: nella sostanza l’«extra gettito» vale a sterilizzare l'imposta e quindi a farla diminuire.
On. Giovanni Paglia