Oggi al MISE si gioca una partita importante per l’industria italiana. Dopo 60 giorni di lotte e di presidi finalmente si riunisce il tavolo fra Electrolux, sindacati e Governo per trovare una soluzione ad una crisi imposta da una multinazionale che taglia i posti di lavoro mentre tiene inalterati i dividendi.
Lo affermano i deputati di Sel Giovanni Paglia, Giulio Marcon e Serena Pellegrino presenti al presidio sotto il Ministero dello Sviluppo Economico.
Sel ritiene che esista una sola soluzione possibile per la vertenza degli stabilimenti Electrolux: la conferma di salari e livelli occupazionali, con l’utilizzo dei contratti di solidarietà, su cui abbiamo presentato nei mesi scorsi una specifica proposta di legge per la loro decontribuzione.
L’utilizzo dei contratti di solidarietà e il ripristino degli sgravi per la contribuzione previdenziale e assistenziale, continuano i deputati di Sel, possono essere gli strumenti per risolvere le numerose crisi aziendali e occupazionali mantenendo in Italia produzioni che, altrimenti, rischierebbero di essere delocalizzate altrove, con grave danno per l’economia e il lavoro.
Il Governo, concludono i deputati di Sel Paglia, Marcon e Pellegrino, ha il dovere di pretendere un impegno positivo e inderogabile da una multinazionale che in Italia ha fatto profitti e rilevato marchi e professionalità storiche.
Lo affermano i deputati di Sel Giovanni Paglia, Giulio Marcon e Serena Pellegrino presenti al presidio sotto il Ministero dello Sviluppo Economico.
Sel ritiene che esista una sola soluzione possibile per la vertenza degli stabilimenti Electrolux: la conferma di salari e livelli occupazionali, con l’utilizzo dei contratti di solidarietà, su cui abbiamo presentato nei mesi scorsi una specifica proposta di legge per la loro decontribuzione.
L’utilizzo dei contratti di solidarietà e il ripristino degli sgravi per la contribuzione previdenziale e assistenziale, continuano i deputati di Sel, possono essere gli strumenti per risolvere le numerose crisi aziendali e occupazionali mantenendo in Italia produzioni che, altrimenti, rischierebbero di essere delocalizzate altrove, con grave danno per l’economia e il lavoro.
Il Governo, concludono i deputati di Sel Paglia, Marcon e Pellegrino, ha il dovere di pretendere un impegno positivo e inderogabile da una multinazionale che in Italia ha fatto profitti e rilevato marchi e professionalità storiche.