Ormai non si è più al sicuro neanche se si lavora presso importanti multinazionali, che pure realizzano ingenti utili e non sono in crisi.
Lo afferma l'on. Giovanni Paglia, deputato emiliano-romagnolo di SEL, nel commentare la decisione di Coca Cola di mettere in mobilità 57 lavoratori dello stabilimento di Campogalliano, nel modenese, preludio alla sua chiusura, e che sul tema ha presentato un'interrogazione al Ministero dello Sviluppo Economico per chiedere quali iniziative il Governo intenda adottare nei confronti di un grande gruppo multinazionale con evidenti e forti interessi commerciali nel nostro Paese, cui però non corrisponde un'adeguata contropartita sul piano della tenuta occupazionale.
A fronte di utili per 70 milioni non si comprende questa decisione unilaterale e quella collegata della mobilità per altri 250 lavoratori dell'area commerciale di Coca Cola sul territorio italiano - afferma Paglia - se non attraverso la volontà di mutare l'organizzazione aziendale, spostando all'estero, e in particolare in Bulgaria, alcuni servizi funzionali alla vendita, e lasciando ipotizzare esternalizzazioni sul territorio italiano, con conseguente peggioramento delle condizioni di lavoro.
Il Governo si attivi immediatamente per fare sentire la sua voce a tutela della continuità occupazionale, conclude Paglia.
On. Giovanni Paglia
Lo afferma l'on. Giovanni Paglia, deputato emiliano-romagnolo di SEL, nel commentare la decisione di Coca Cola di mettere in mobilità 57 lavoratori dello stabilimento di Campogalliano, nel modenese, preludio alla sua chiusura, e che sul tema ha presentato un'interrogazione al Ministero dello Sviluppo Economico per chiedere quali iniziative il Governo intenda adottare nei confronti di un grande gruppo multinazionale con evidenti e forti interessi commerciali nel nostro Paese, cui però non corrisponde un'adeguata contropartita sul piano della tenuta occupazionale.
A fronte di utili per 70 milioni non si comprende questa decisione unilaterale e quella collegata della mobilità per altri 250 lavoratori dell'area commerciale di Coca Cola sul territorio italiano - afferma Paglia - se non attraverso la volontà di mutare l'organizzazione aziendale, spostando all'estero, e in particolare in Bulgaria, alcuni servizi funzionali alla vendita, e lasciando ipotizzare esternalizzazioni sul territorio italiano, con conseguente peggioramento delle condizioni di lavoro.
Il Governo si attivi immediatamente per fare sentire la sua voce a tutela della continuità occupazionale, conclude Paglia.
On. Giovanni Paglia