PAGLIA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
il quotidiano La Repubblica riporta un articolo sullo stabilimento balneare Playa Punta Canna, situato nella località di Sottomarina (Venezia);
il gestore avrebbe trasformato il bagno in una «zona antidemocratica e a regime», dove sarebbero esposte immagini inneggianti al Duce e al Fascismo, diffusi deliranti proclami fascisti, omofobi e razzisti;
il motto ambientale sarebbe «a casa mia si vive in totale regime», come afferma il titolare Gianni Scarpa, che evidentemente dimentica di trovarsi su una concessione demaniale;
non è tollerabile per l'interrogante che in Italia si continui pubblicamente a manifestare nostalgia per un regime sconfitto dalla storia, che ha lasciato esclusivamente un ricordo di guerra, miseria e violenza, in spregio al dettato costituzionale;
ancor meno tollerabile è che questo avvenga in uno spazio pubblico, che dovrebbe essere di libera frequentazione e non affidato ad una gestione portatrice di messaggi inaccettabili e non conformi alla legge; in merito alla vicenda è intervenuto il prefetto di Venezia, emanando un'ordinanza con cui dispone l'immediata rimozione di ogni riferimento al fascismo in cartelli, manifesti e scritte, presenti all'interno dello stabilimento in questione –:
di quali elementi disponga il Governo in relazione alla vicenda di cui in premessa;
quali ulteriori iniziative di competenza intenda assumere al riguardo e se e quale interlocuzione sia stata avviata con l'amministrazione comunale di Chioggia, alla luce dell'esigenza di pervenire immediatamente alla revoca o alla decadenza della concessione demaniale e alla sua riassegnazione ad altro soggetto.
(4-17252)
Articolo Repubblica
Articolo Repubblica
Articolo Nuova Venezia
il quotidiano La Repubblica riporta un articolo sullo stabilimento balneare Playa Punta Canna, situato nella località di Sottomarina (Venezia);
il gestore avrebbe trasformato il bagno in una «zona antidemocratica e a regime», dove sarebbero esposte immagini inneggianti al Duce e al Fascismo, diffusi deliranti proclami fascisti, omofobi e razzisti;
il motto ambientale sarebbe «a casa mia si vive in totale regime», come afferma il titolare Gianni Scarpa, che evidentemente dimentica di trovarsi su una concessione demaniale;
non è tollerabile per l'interrogante che in Italia si continui pubblicamente a manifestare nostalgia per un regime sconfitto dalla storia, che ha lasciato esclusivamente un ricordo di guerra, miseria e violenza, in spregio al dettato costituzionale;
ancor meno tollerabile è che questo avvenga in uno spazio pubblico, che dovrebbe essere di libera frequentazione e non affidato ad una gestione portatrice di messaggi inaccettabili e non conformi alla legge; in merito alla vicenda è intervenuto il prefetto di Venezia, emanando un'ordinanza con cui dispone l'immediata rimozione di ogni riferimento al fascismo in cartelli, manifesti e scritte, presenti all'interno dello stabilimento in questione –:
di quali elementi disponga il Governo in relazione alla vicenda di cui in premessa;
quali ulteriori iniziative di competenza intenda assumere al riguardo e se e quale interlocuzione sia stata avviata con l'amministrazione comunale di Chioggia, alla luce dell'esigenza di pervenire immediatamente alla revoca o alla decadenza della concessione demaniale e alla sua riassegnazione ad altro soggetto.
(4-17252)
Articolo Repubblica
Articolo Repubblica
Articolo Nuova Venezia