La notizia che un bambino bengalese di 12 anni non riesca a trovare posto a scuola a Bologna pur cercandolo da otto mesi, lascia veramente di stucco e squarcia di nuovo il velo sulle precarie condizioni dei ragazzi stranieri giunti in Italia a seguito di ricongiungimenti familiari dopo la bizzarra vicenda della "classe liquida sperimentale" all'istituto "Besta" di qualche settimana fa.
Ieri ho presentato un'interrogazione al Ministero dell'Istruzione per sapere quante siano state nell'ultimo anno scolastico le domande di inserimento respinte per mancanza di posti (e quante quelle accolte), a Bologna e in Italia.
La cosa strana è che da alcune delle scuole interpellate dalla famiglia del ragazzo è stato detto "no" per mancanza di posti, mentre altre strutture non si sono degnate nemmeno di rispondere a questa richiesta di inserimento.
E' urgente coordinare meglio le politiche scolastiche con le politiche dell'integrazione, sia sul piano locale che nazionale.
Intanto siccome pare che il caso non sia isolato, ho chiesto al Ministero quali provvedimenti s'intendano adottare per consentire un monitoraggio puntuale e in tempo diretto delle domande respinte e quindi il loro rapido superamento, affinché non si verifichino più casi che ledono un diritto fondamentale quale quello all'istruzione.
On. Giovanni Paglia
Ieri ho presentato un'interrogazione al Ministero dell'Istruzione per sapere quante siano state nell'ultimo anno scolastico le domande di inserimento respinte per mancanza di posti (e quante quelle accolte), a Bologna e in Italia.
La cosa strana è che da alcune delle scuole interpellate dalla famiglia del ragazzo è stato detto "no" per mancanza di posti, mentre altre strutture non si sono degnate nemmeno di rispondere a questa richiesta di inserimento.
E' urgente coordinare meglio le politiche scolastiche con le politiche dell'integrazione, sia sul piano locale che nazionale.
Intanto siccome pare che il caso non sia isolato, ho chiesto al Ministero quali provvedimenti s'intendano adottare per consentire un monitoraggio puntuale e in tempo diretto delle domande respinte e quindi il loro rapido superamento, affinché non si verifichino più casi che ledono un diritto fondamentale quale quello all'istruzione.
On. Giovanni Paglia