SEL ha oggi chiesto al Governo la sospensione delle scadenze fiscali (mini IMU e Tares) da saldare entro il 24 gennaio per i cittadini dei comuni del modenese colpiti dall'esondazione del Secchia degli scorsi giorni e il Governo si è impegnato a dare una risposta positiva entro la giornata di domani.
Lo fa sapere Giovanni Paglia, capogruppo di SEL in Commissione Finanze, che ha presentato un'interrogazione urgente in commissione Finanze sul tema.
Occorre proclamare immediatamente lo stato d'emergenza per le zone interessate già colpite dal sisma del 2012 - prosegue Paglia - nonché attivare la sospensione degli altri tributi per i cittadini, prevedere forme di fiscalità di vantaggio per le imprese, erogare i necessari ammortizzatori sociali per le migliaia di lavoratrici e lavoratori coinvolti.
Siamo in presenza di una situazione tragica e sottovalutata dall'opinione pubblica nazionale - incalza Paglia - con centinaia di sfollati, tante persone rimaste intrappolate in casa, tante altre che hanno perso tutto e si organizzano per una class action, mentre si fa la prima conta dei danni, che si prevedono ingenti, per un'area caratterizzata da notevoli insediamenti agricoli e industriali.
Bisogna accertare con chiarezza le cause e le responsabilità del cedimento dell’argine del Secchia - conclude Paglia - e raccogliere le denunce di quegli amministratori che lamentano scarsi interventi di manutenzione e di consolidamento degli argini da parte delle autorità competenti (AIPO) negli ultimi anni; l’argomento delle poche risorse non può essere un alibi perché la politica e le istituzioni hanno il dovere, ad ogni livello, di fare della cura del territorio una priorità assoluta.
Lo fa sapere Giovanni Paglia, capogruppo di SEL in Commissione Finanze, che ha presentato un'interrogazione urgente in commissione Finanze sul tema.
Occorre proclamare immediatamente lo stato d'emergenza per le zone interessate già colpite dal sisma del 2012 - prosegue Paglia - nonché attivare la sospensione degli altri tributi per i cittadini, prevedere forme di fiscalità di vantaggio per le imprese, erogare i necessari ammortizzatori sociali per le migliaia di lavoratrici e lavoratori coinvolti.
Siamo in presenza di una situazione tragica e sottovalutata dall'opinione pubblica nazionale - incalza Paglia - con centinaia di sfollati, tante persone rimaste intrappolate in casa, tante altre che hanno perso tutto e si organizzano per una class action, mentre si fa la prima conta dei danni, che si prevedono ingenti, per un'area caratterizzata da notevoli insediamenti agricoli e industriali.
Bisogna accertare con chiarezza le cause e le responsabilità del cedimento dell’argine del Secchia - conclude Paglia - e raccogliere le denunce di quegli amministratori che lamentano scarsi interventi di manutenzione e di consolidamento degli argini da parte delle autorità competenti (AIPO) negli ultimi anni; l’argomento delle poche risorse non può essere un alibi perché la politica e le istituzioni hanno il dovere, ad ogni livello, di fare della cura del territorio una priorità assoluta.