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Abolizione Imu prima casa: un regalo alla destra e ai ricchi

11/10/2013

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Il decreto sull’IMU è ingiusto perché rappresenta un regalo alla destra e ai ricchi
proprietari, e la contrarietà di tante forze sociali del Paese (dai sindacati a Confindustria) lo dimostra.

Lo afferma Giovanni Paglia, deputato di SEL, intervenuto in Aula nella discussione generale sulla proposta governativa di abolizione dell’IMU per tutte le prime case.

SEL credeva e crede che si possa agire diversamente – prosegue Paglia – esentando la stragrande maggioranza della popolazione, aumentando significativamente le detrazioni e introducendo la patrimoniale sui grandi immobili, e questo – precisa il deputato di SEL - non per aumentare la pressione fiscale, ma per abbassarla e re-distribuirla secondo i criteri costituzionali di equità e progressività.

Ma non c’è soltanto un problema di giustizia – argomenta Paglia – bensì anche di mancate risorse per gli Enti locali, già stremati e sviliti.

Quale sarà l'entità del rimborso versato ai Comuni? Quella del 2012? Molti Comuni, anche importanti, avevano contato sull'aumento delle aliquote per chiudere i loro bilanci. Bene, cosa racconterà il Governo a quei Comuni? Che avranno quello che si aspettavano di avere, con cui pagare servizi essenziali per i loro cittadini, o che devono attrezzarsi ad una variazione di bilancio, fondata, per l'ennesima volta, su tagli?

Questo decreto, ancora, è ipocrita – incalza Paglia – perché finge di parlare di diritto alla casa, trovando ben 2 miliardi e 400 milioni solamente per l’abolizione della prima rata dell’IMU, ma allo stesso tempo mette a disposizione appena 50 milioni di euro per le famiglie in difficoltà con affitti e mutui. 50 milioni di euro per affrontare il dramma degli sfratti per morosità nei canoni d'affitto o nelle rate di mutuo – sottolinea il deputato di SEL - in un Paese che vede il fenomeno crescere di giorno in giorno, in progressione parallela all'aumento della povertà e della precarietà, delle ore di cassa integrazione, del tasso di disoccupazione.

Infine – enuclea Paglia – c’è la vera e propria lotteria delle coperture, lì dove ai 100 milioni di tagli ai fondi per le assunzioni nel comparto sicurezza e nei vigili del fuoco, ai 300 milioni tagliati dal fondo per la manutenzione della rete ferroviaria e ai 20 milioni tolti al fondo per le assunzioni finalizzate alla lotta all'evasione fiscale, si affianca il vero e proprio condono delle sanzioni alle società di slot machine, che dovrebbe produrre 600 milioni di entrate a fronte di 2,4 miliardi di sanzioni pendenti.
Intervenire in prossimità della sentenza di appello per chiudere la partita con il 75% di sconto alle società di slot machine – conclude Paglia - in presenza di violazioni già accertate dalla sentenza di primo grado, significa essere oltre il fondo del barile da parte del Governo oppure prendere in giro i cittadini onesti.
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    GIOVANNI PAGLIA
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