L'area di sinistra in Regione Emilia-Romagna è arrivata a un voto contrario sulla legge urbanistica in Assemblea Legislativa. Di fatto nasce oggi il quarto polo del Consiglio regionale.
Dopo una discussione articolata e franca, nella quale i consiglieri Taruffi e Torri di Sinistra Italiana, Prodi di Articolo Uno - Mdp e Alleva de L'Altra Emilia-Romagna hanno cercato di modificare i due temi principali, introducendo limitazioni al consumo di suolo nel primo periodo di transizione previsto dalla legge, e sul ruolo e la centralità del pubblico nella pianificazione urbanistica.
Il lavoro di questi mesi, in collaborazione con esperti urbanisti e in una continua dialettica con la Giunta, è stato guidato dalla volontà di tenere insieme in una revisione critica l'esperienza e la conoscenza teorica di tutti coloro che hanno costruito la politica urbanistica della nostra Regione.
Ci sono sempre state distanze di valutazione tra noi e la Giunta che ha proposto la legge. Abbiamo lavorato per ridurle ma il nostro tentativo non è andato a buon fine.
Il punto di rottura è stato sulla possibilità di monitorare effettivamente il consumo di suolo, argomento cardine anche del presidio di Legambiente e Italia Nostra.
Comunque siamo stati e continueremo a essere interessati a confrontarci nel merito. Perché non siamo quelli che dicono sempre sì, come non siamo quelli che dicono sempre no. Oggi era giusto arrivare a questo voto contrario. Ripartiamo da qui con l’impegno di monitorare e valutare l’impatto della legge in sede di applicazione.
Igor Taruffi (SI)
Yuri Torri (SI)
Silvia Prodi (Art. Uno-Mdp)
Piergiovanni Alleva (L'AER)
Dopo una discussione articolata e franca, nella quale i consiglieri Taruffi e Torri di Sinistra Italiana, Prodi di Articolo Uno - Mdp e Alleva de L'Altra Emilia-Romagna hanno cercato di modificare i due temi principali, introducendo limitazioni al consumo di suolo nel primo periodo di transizione previsto dalla legge, e sul ruolo e la centralità del pubblico nella pianificazione urbanistica.
Il lavoro di questi mesi, in collaborazione con esperti urbanisti e in una continua dialettica con la Giunta, è stato guidato dalla volontà di tenere insieme in una revisione critica l'esperienza e la conoscenza teorica di tutti coloro che hanno costruito la politica urbanistica della nostra Regione.
Ci sono sempre state distanze di valutazione tra noi e la Giunta che ha proposto la legge. Abbiamo lavorato per ridurle ma il nostro tentativo non è andato a buon fine.
Il punto di rottura è stato sulla possibilità di monitorare effettivamente il consumo di suolo, argomento cardine anche del presidio di Legambiente e Italia Nostra.
Comunque siamo stati e continueremo a essere interessati a confrontarci nel merito. Perché non siamo quelli che dicono sempre sì, come non siamo quelli che dicono sempre no. Oggi era giusto arrivare a questo voto contrario. Ripartiamo da qui con l’impegno di monitorare e valutare l’impatto della legge in sede di applicazione.
Igor Taruffi (SI)
Yuri Torri (SI)
Silvia Prodi (Art. Uno-Mdp)
Piergiovanni Alleva (L'AER)