La nostra terra, l'Emilia Romagna, è chiamata a far fronte all'emergenza migranti generata dalla mancata disponibilità della maggior parte dei comuni del Veneto, amministrati dalla Lega Nord, di far fronte alle proprie responsabilità; e dunque ad ospitare sul proprio territorio 100 migranti presenti fino a ieri nel Centro di Prima Accoglienza di Conetta (Venezia), tristemente noto alle cronache in questi giorni a seguito della scomparsa di Sandrine Bakayoko, una ragazza di nazionalità ivoriana, richiedente asilo, di 25 anni.
Alle destre emiliano-romagnole vogliamo dire che l'ospitalità è un dovere civile e che respingiamo al mittente ogni farneticazione come quella indegna, guarda caso di parte leghista, di equiparare lo smaltimento dei rifiuti all'accoglienza dei migranti.
Lo dichiarano il deputato Giovanni Paglia, i consiglieri regionali Igor Taruffi e Yuri Torri e Valentina Bazzarin, esponenti di Sinistra Italiana in Emilia Romagna.
Diciamo questo forti della visita che proprio oggi Nicola Fratoianni e Paglia hanno compiuto al CPA di Conetta, lì dove hanno potuto riscontrare, in prima persona (e non era certo la prima volta!), come questa esperienza rappresenti lo specchio di un modello fallimentare di accoglienza, basato sui grandi campi e su una logica solo emergenziale.
Quel che nel nostro Paese e nella nostra regione continua a mancare è un piano nazionale di accoglienza diffusa, modello suggerito dalle tante associazioni che tentano di tutelare i diritti dei migranti e dei rifugiati.
La soluzione al problema deve essere strutturale e orientata da un approccio solidale, non determinato dal profitto per pochi.
La possibile riapertura dei Centri di Identificazione ed Espulsione - come prospettato dal ministro Minniti, del Partito Democratico - per la velocizzazione delle procedure di rimpatrio non risponde a questa necessità ed è agli antipodi rispetto ad una proposta di sinistra e progressista.
Sul Corriere del Veneto un reportage fotografico di Giovanni Paglia dall'interno del CPA di Conetta
Su Il Fatto Quotidiano un video dall'interno del CPA di Conetta
Alle destre emiliano-romagnole vogliamo dire che l'ospitalità è un dovere civile e che respingiamo al mittente ogni farneticazione come quella indegna, guarda caso di parte leghista, di equiparare lo smaltimento dei rifiuti all'accoglienza dei migranti.
Lo dichiarano il deputato Giovanni Paglia, i consiglieri regionali Igor Taruffi e Yuri Torri e Valentina Bazzarin, esponenti di Sinistra Italiana in Emilia Romagna.
Diciamo questo forti della visita che proprio oggi Nicola Fratoianni e Paglia hanno compiuto al CPA di Conetta, lì dove hanno potuto riscontrare, in prima persona (e non era certo la prima volta!), come questa esperienza rappresenti lo specchio di un modello fallimentare di accoglienza, basato sui grandi campi e su una logica solo emergenziale.
Quel che nel nostro Paese e nella nostra regione continua a mancare è un piano nazionale di accoglienza diffusa, modello suggerito dalle tante associazioni che tentano di tutelare i diritti dei migranti e dei rifugiati.
La soluzione al problema deve essere strutturale e orientata da un approccio solidale, non determinato dal profitto per pochi.
La possibile riapertura dei Centri di Identificazione ed Espulsione - come prospettato dal ministro Minniti, del Partito Democratico - per la velocizzazione delle procedure di rimpatrio non risponde a questa necessità ed è agli antipodi rispetto ad una proposta di sinistra e progressista.
Sul Corriere del Veneto un reportage fotografico di Giovanni Paglia dall'interno del CPA di Conetta
Su Il Fatto Quotidiano un video dall'interno del CPA di Conetta