La Grecia sta svelando ancora una volta di più il gioco al massacro a cui sta giocando l’Europa della Troika. Il ricatto messo in campo dalla Bce contro il governo di Tsipras è lo stesso ricatto che viene utilizzato contro i popoli europei dalla Spagna all’Italia.
Per queste ragioni la mobilitazione di questi giorni e la manifestazione nazionale a Roma del 14 febbraio non sono solo l’occasione per una doverosa solidarietà ma rappresentano le nostre piazze per fare e organizzare l'opposizione popolare all’austerity.
Il governo Renzi non ha cambiato verso e anzi nel momento della scelta si è supinamente schierato dalla parte della Merkel.
Anche per questo la piazza del 14 febbraio è qualcosa che ci riguarda direttamente e la vogliamo riempire in modo largo e partecipato.
Qualche giorno fa Naomi Klein presentando il suo libro in un palazzo occupato a Roma ci ha consegnato uno dei tanti contenuti per allargare la base sociale e popolare della lotta contro l’austeriy e dalla parte della Grecia e dei popoli europei: la giustizia climatica.
C’è infatti una relazione strettissima tra la giustizia sociale e quella ambientale, tra le privatizzazioni dei servizi essenziali imposte dalla Troika e le condizioni di sfruttamento e impoverimento delle risorse umane e ambientali.
In queste settimane dopo la vittoria di Tsipras in Grecia si è molto discusso: ma in Italia che facciamo?
Ecco: la solidarietà diffusa che è scattata in questi giorni contro il ricatto della Bce ci aiuta a capire che non servono scorciatoie politiciste né rievocazioni di una impossibile autonomia del sociale o della politica.
Facciamo crescere questo movimento perché dopo il 14 febbraio ci attende la mobilitazione europea di marzo a Francoforte per arrivare al grande appuntamento di Parigi in occasione del vertice sui cambiamenti climatici.
Per questo la piazza del 14 febbraio è anche una grande occasione per la sinistra italiana.
Paolo Cento
Presidente Assemblea nazionale Sel
Per queste ragioni la mobilitazione di questi giorni e la manifestazione nazionale a Roma del 14 febbraio non sono solo l’occasione per una doverosa solidarietà ma rappresentano le nostre piazze per fare e organizzare l'opposizione popolare all’austerity.
Il governo Renzi non ha cambiato verso e anzi nel momento della scelta si è supinamente schierato dalla parte della Merkel.
Anche per questo la piazza del 14 febbraio è qualcosa che ci riguarda direttamente e la vogliamo riempire in modo largo e partecipato.
Qualche giorno fa Naomi Klein presentando il suo libro in un palazzo occupato a Roma ci ha consegnato uno dei tanti contenuti per allargare la base sociale e popolare della lotta contro l’austeriy e dalla parte della Grecia e dei popoli europei: la giustizia climatica.
C’è infatti una relazione strettissima tra la giustizia sociale e quella ambientale, tra le privatizzazioni dei servizi essenziali imposte dalla Troika e le condizioni di sfruttamento e impoverimento delle risorse umane e ambientali.
In queste settimane dopo la vittoria di Tsipras in Grecia si è molto discusso: ma in Italia che facciamo?
Ecco: la solidarietà diffusa che è scattata in questi giorni contro il ricatto della Bce ci aiuta a capire che non servono scorciatoie politiciste né rievocazioni di una impossibile autonomia del sociale o della politica.
Facciamo crescere questo movimento perché dopo il 14 febbraio ci attende la mobilitazione europea di marzo a Francoforte per arrivare al grande appuntamento di Parigi in occasione del vertice sui cambiamenti climatici.
Per questo la piazza del 14 febbraio è anche una grande occasione per la sinistra italiana.
Paolo Cento
Presidente Assemblea nazionale Sel
Qui in Emilia Romagna stiamo facendo la nostra parte, con i compagni e le compagne che da Bologna a Ravenna, da Reggio Emilia a Modena sono impegnati a promuovere presìdi e iniziative di discussione, anche per dare continuità alle belle energie che si sono messe in luce con Human Factor, e a tale proposito è in cantiere una versione emiliano-romagnola di HF, all'insegna della contaminazione.
Solo per dirne due, lunedì 9 febbraio è prevista un'assemblea aperta alle associazioni della città convocata dal Coordinamento bolognese di Sel, alla presenza di Marco Furfaro del Coordinamento nazionale; mentre il 12 febbraio i Circoli bolognesi "Marcello Di Folco" e "Gian Maria Volontè" lanciano un momento di discussione collettiva dal titolo goliardico ma non troppo "Tra Tsipras e Podemos: che Famos?".
Sel Emilia Romagna
Solo per dirne due, lunedì 9 febbraio è prevista un'assemblea aperta alle associazioni della città convocata dal Coordinamento bolognese di Sel, alla presenza di Marco Furfaro del Coordinamento nazionale; mentre il 12 febbraio i Circoli bolognesi "Marcello Di Folco" e "Gian Maria Volontè" lanciano un momento di discussione collettiva dal titolo goliardico ma non troppo "Tra Tsipras e Podemos: che Famos?".
Sel Emilia Romagna