Sinistra Italiana - ER
  • Notizie
  • Territorio
    • Bologna
    • Cesena
    • Ferrara
    • Forlì
    • Modena
    • Parma
    • Piacenza
    • Ravenna
    • Reggio Emilia
    • Rimini
  • Chi siamo
  • Attività Istituzionale e Parlamentare
    • Sinistra Italiana in Regione
    • Sinistra Italiana ER alla Camera

SEL ER: Perché vi chiamiamo a decidere sulle Elezioni regionali

21/9/2014

1 Commento

 
Immagine
Il governo Renzi, come era nelle sue premesse, sta percorrendo una strada regressiva non solo sulle questioni democratiche come la legge elettorale e le riforme costituzionali, ma anche sulle questioni sociali, come la scuola e la regolazione del mercato del lavoro.

Sinistra Ecologia Libertà è con convinzione all’opposizione di questo governo, e spesso rappresentiamo la parte più intransigente dell’opposizione. Nell’azione del governo Renzi vediamo prevalere la cultura della destra. Non solo per il peso piccolo ma incisivo di Alfano, ma per il ruolo che ha Berlusconi di forza di governo di complemento, pronto ad aiutare Renzi quando questi rileva difficoltà a sinistra.

E’ il patto del Nazareno quello che sostiene questo governo.

E’ in questo clima che stiamo discutendo delle elezioni regionali anticipate in Emilia Romagna. La discussione, breve per l’evidente mancanza di tempo, è fra chi vuol far discendere dal giudizio negativo a livello nazionale sul Governo Renzi la decisione di rompere la coalizione di centrosinistra in Regione e chi invece vede nella sua conferma un ostacolo, una zeppa nei piani di Renzi. Gli uni pensano che inevitabilmente l’azione dei governi locali e regionali verrà trascinata a destra dall’iniziativa di Renzi, gli altri che i programmi locali potranno essere in controtendenza, ed evidenziare il dibattito che pure c’è nel PD, sulle questioni del welfare ad esempio, o sulle politiche dei beni comuni, e così via.
In Emilia Romagna SEL, ma in molti casi anche Rifondazione, governa le grandi città in accordi di coalizione con il PD. Avviene a Reggio Emilia, Ravenna, Modena ed anche a Bologna e Forlì. Quando vi sono state ragioni di divergenza non abbiamo mancato di praticare limpidamente il confronto politico (come è avvenuto per il referendum sulla scuola a Bologna), ma nel suo complesso diamo un giudizio positivo sull’utilità di questa collocazione politica per le cose che riusciamo a fare, in sostegno dei ceti popolari, per il bene delle nostre comunità e dei luoghi in cui viviamo.

Abbiamo proposto a tutta la sinistra e alle realtà che si sono riconosciute nell’esperienza della lista Tsipras di percorrere insieme un cammino che ci vedesse prima in un serrato confronto programmatico con il PD, per poi chiamare tutto il nostro comune elettorato a valutare quale fosse il tema prevalente: la collocazione nazionale del PD o l’apprezzabilità di un programma regionale.

Lo abbiamo proposto non tanto per lavarci le mani da una decisione difficile, ma perché la questione della democrazia, della partecipazione diffusa, è per noi il punto focale della ricostruzione di una sinistra unita, credibile perché legata al suo insediamento sociale ed elettorale. Noi che pure siamo un partito, crediamo che oggi la politica a sinistra o è partecipazione diffusa o non è. Che o si reinventa il legame fra rappresentanza e partecipazione o siamo condannati alla sconfitta e alla disillusione.

Per noi la consultazione del nostro popolo è il primo tassello per costruire la nuova politica. Non ha senso sostituire un piccolo gruppo dirigente autoreferenziale con un altro.

In questo l’esperienza della lista Syriza in Grecia ci può essere da guida. Syriza è una coalizione di diverse organizzazioni politiche e sociali che in 10 anni si sono dati delle regole per decidere ed agire insieme. Tutto ciò manca nel nostro Paese, e la precipitazione di chi vuol trasformare la lista Tsipras in un partito rischia di uccidere il progetto nella sua culla.

Ma queste pulsioni sono prevalse in Emilia Romagna. Il rifiuto che ci è stato opposto ad un confronto con il PD ed ad una consultazione gestita tutti insieme è politicamente incomprensibile, ma appare legato all’idea che esista un organismo regionale della lista Tsipras (fatto come? votato da chi? rappresentante di chi?) che ha deciso diversamente.

Sinistra Ecologia Libertà ha deciso di proseguire il confronto con il PD. E diamo oggi una valutazione positiva del merito dei punti programmatici che sono stati discussi. Ma proprio perché la questione non è cosa pensano 50 componenti di un pur legittimo organismo di partito di SEL (eletto in un congresso), ma cosa pensano le centinaia e migliaia di elettori che ci hanno votato, abbiamo deciso di confermare la consultazione e di chiedere al nostro elettorato se condivida o meno la valutazione fatta dalla nostra assemblea regionale.

Giovedì 25 Settembre si terrà in tutta la regione Emilia Romagna questa consultazione.

Vi potranno partecipare tutti coloro che si dichiareranno elettori di SEL, aderendo ad un apposito ALBO DEGLI ELETTORI di SEL, che verrà usato anche in futuro per altri momenti decisionali.

Il nostro impegno è quello di fare questa consultazione seriamente, di organizzarla al meglio delle nostre capacità, di permettere a tutte le opinioni di esprimersi e di rimetterci alle decisione che ne uscirà. Se vinceranno i SI porteremo avanti tutti i passi necessari per concludere un accordo di coalizione con il PD e le altre forze di centro sinistra. Se vinceranno i NO ci presenteremo alle elezioni in alternativa al PD, o in una lista unitaria con le altre forze di sinistra (se lo vorranno) o autonomamente.

Comunque vada per noi sarà un momento di buona politica. Cosa ha impedito ad altri di farne un momento comune?
1 Commento
Dario
22/9/2014 16:12:02

Semplicemente gli altri hanno detto, visto che vincerà Bonaccini, che un renziano di ferro, ossia una marionetta che fa quel dice Renzi e che pensa come Renzi (ergo ultra-destra), non è un alleato adatto ad un partito di sinistra.
Probabilmente, persino Forza Italia vi avrebbe dato le stesse sue risposte: a parole sono più o meno tutti d'accordo a livello locale, poi è la sostanza e la credibilità delle persone a far la differenza. Renzi non né ha, ergo nemmeno quel Bonaccini che venne a farsi fischiare da noi... grave, gravissimo da parte vostra pensare di legittimare in una tale maniera Renzi. Così andate contro la vera Sel, quella che sta al Parlamento e al Senato...

Risposta



Lascia una risposta.

    Immagine
    Sinistra Italiana

    Segui l'attività di Sinistra italiana ER

    Foto
    Foto

    Link utili

    Gruppo consiliare regionale

    Feed RSS

    Scrivici

Invia
Ci puoi trovare in
via Marconi, 30 Bologna
Puoi scriverci su
sinistraitaliana.emiliaromagna@gmail.com

Informativa sui cookie