"Siamo d'accordo con gli assessori Venturi e Gualmini: 'no alle ideologie, è tempo di svolte'. Peccato però che l'ideologia neoliberista per cui il pubblico sarebbe inadeguato ad affrontare le sfide del futuro si sia dimostrata mendace e obsoleta" dichiara Elena Tagliani, coordinatrice regionale di Sel.
"Già adesso la sanità dell’Emilia-Romagna fa affidamento sui privati per alcune prestazioni salvavita" le fa eco Alessandra Govoni, resp. Sanità Sel Emilia-Romagna, "pensiamo, ad esempio, alla Cardiochirurgia di Villa Maria Cecilia, unico presidio cardiochirurgico in Area Vasta Romagna.
E lo fa senza verificare in modo davvero puntiglioso se la qualità del servizio offerto è in linea con i parametri richiesti al servizio pubblico.
Un esempio di questo controllo poco efficace è la misurazione del tasso di infezioni post-operatorie, che al momento sembrano più basse nel privato a causa di diversi metodi di rilevazione e di comportamento degli operati che, secondo le statistiche, per infezioni post-chirurgiche, anche se dovute a operazioni in strutture private, si rivolgono alla sanità pubblica".
"E poi - continuano Tagliani e Govoni - ci siamo sentiti raccontare fino alla nausea che il privato offre gli stessi servizi a costi inferiori, ma si continua a non chiedersi perché questo accada. Dove riduce i costi? Paga meno il personale? Oppure è il pubblico che non sa gestire il denaro che riceve? E di chi è colpa se in questa Regione non si controlla la spesa dei soldi pubblici?
Forse sulla sanità il Pd ha cambiato idea, ma Sel resta fedele alle parole dette in tutti questi anni, fuori e dentro alle campagne elettorali: crediamo che la salute in questa Regione vada promossa rilanciando la sanità pubblica con investimenti sul personale, monitorando attentamente la spesa, riassorbendo e investendo nel pubblico anche investimenti che al momento vengono spesi per acquistare prestazioni dal privato".
Elena Tagliani
Alessandra Govoni
"Già adesso la sanità dell’Emilia-Romagna fa affidamento sui privati per alcune prestazioni salvavita" le fa eco Alessandra Govoni, resp. Sanità Sel Emilia-Romagna, "pensiamo, ad esempio, alla Cardiochirurgia di Villa Maria Cecilia, unico presidio cardiochirurgico in Area Vasta Romagna.
E lo fa senza verificare in modo davvero puntiglioso se la qualità del servizio offerto è in linea con i parametri richiesti al servizio pubblico.
Un esempio di questo controllo poco efficace è la misurazione del tasso di infezioni post-operatorie, che al momento sembrano più basse nel privato a causa di diversi metodi di rilevazione e di comportamento degli operati che, secondo le statistiche, per infezioni post-chirurgiche, anche se dovute a operazioni in strutture private, si rivolgono alla sanità pubblica".
"E poi - continuano Tagliani e Govoni - ci siamo sentiti raccontare fino alla nausea che il privato offre gli stessi servizi a costi inferiori, ma si continua a non chiedersi perché questo accada. Dove riduce i costi? Paga meno il personale? Oppure è il pubblico che non sa gestire il denaro che riceve? E di chi è colpa se in questa Regione non si controlla la spesa dei soldi pubblici?
Forse sulla sanità il Pd ha cambiato idea, ma Sel resta fedele alle parole dette in tutti questi anni, fuori e dentro alle campagne elettorali: crediamo che la salute in questa Regione vada promossa rilanciando la sanità pubblica con investimenti sul personale, monitorando attentamente la spesa, riassorbendo e investendo nel pubblico anche investimenti che al momento vengono spesi per acquistare prestazioni dal privato".
Elena Tagliani
Alessandra Govoni