Questa mattina una delegazione composta da Giovanni Paglia (deputato Sinistra Italiana) ed Emily Clancy (consigliera comunale Coalizione Civica Bologna) ha visitato l'Hub di Via Mattei, a Bologna.
Insieme a loro, fuori dai cancelli, diversi esponenti della rete Bologna Accoglie-No one is illegal e di Làbas e Tpo, tra cui Alessandro Blasi, attivista e operatore dell'accoglienza, cui è stato negato assurdamente l'ingresso da parte della Prefettura.
Il centro attualmente conta attorno alle 900 presenze ed è al limite della capienza.
Non esiste più lo spazio per una mensa per cui le persone sono costrette a mangiare per terra, i bagni sono condivisi in 8-12 e le stanze, con almeno 10 persone in pochissimo spazio, lasciano pochi centimetri fra un letto e l'altro.
Inutile dire che non sono previsti spazi ricreativi di nessun tipo, per piccoli e grandi.
Ma ancor più grave, ci sono 78 minori non accompagnati, alcuni presenti anche da 10 mesi.
Quei minori non dovrebbero essere lì, per legge.
La consigliera Clancy ha chiesto al sindaco Virginio Merola di intervenire per il ripristino della legalità e di agire immediatamente per la tutela di questi ragazzi, che in un hub del genere non dovrebbero affatto stare.
L'On. Paglia ha concluso: "Ne sono sempre più convinto: l'Italia non può andare avanti con questo metodo di accoglienza, l'Europa non può rendere decine di migliaia di persone prigioniere nel nostro Paese. In gioco c'è l'umanità".
Qui approfondimenti di Ansa e Radio Città Fujiko
Insieme a loro, fuori dai cancelli, diversi esponenti della rete Bologna Accoglie-No one is illegal e di Làbas e Tpo, tra cui Alessandro Blasi, attivista e operatore dell'accoglienza, cui è stato negato assurdamente l'ingresso da parte della Prefettura.
Il centro attualmente conta attorno alle 900 presenze ed è al limite della capienza.
Non esiste più lo spazio per una mensa per cui le persone sono costrette a mangiare per terra, i bagni sono condivisi in 8-12 e le stanze, con almeno 10 persone in pochissimo spazio, lasciano pochi centimetri fra un letto e l'altro.
Inutile dire che non sono previsti spazi ricreativi di nessun tipo, per piccoli e grandi.
Ma ancor più grave, ci sono 78 minori non accompagnati, alcuni presenti anche da 10 mesi.
Quei minori non dovrebbero essere lì, per legge.
La consigliera Clancy ha chiesto al sindaco Virginio Merola di intervenire per il ripristino della legalità e di agire immediatamente per la tutela di questi ragazzi, che in un hub del genere non dovrebbero affatto stare.
L'On. Paglia ha concluso: "Ne sono sempre più convinto: l'Italia non può andare avanti con questo metodo di accoglienza, l'Europa non può rendere decine di migliaia di persone prigioniere nel nostro Paese. In gioco c'è l'umanità".
Qui approfondimenti di Ansa e Radio Città Fujiko