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Lettera aperta: la proposta di Sel per l'Emilia Romagna

1/9/2014

11 Commenti

 
Presentiamo una lettera aperta approntata dal Coordinamento regionale di Sinistra Ecologia Libertà e condivisa con i nostri esponenti istituzionali (deputati, consiglieri e assessori regionali) riguardo alle prossime Elezioni regionali in Emilia Romagna.
Questa lettera aperta è scaturita dagli incontri che in queste settimane si sono susseguiti tra Sel e le forze civiche, sociali, di sinistra e ambientaliste diffuse sul territorio regionale, a partire dall'esperienza della lista "L'Altra Europa con Tsipras", con l'intento di compiere uno scatto in avanti in vista dell'imminente scadenza elettorale.
I punti sui quali invitiamo a riflettere per decidere sono due: la comunanza di idee e proposte tra l'area che si colloca a sinistra del PD e la possibilità di lanciare un'interlocuzione sui contenuti con i candidati alle primarie del Partito Democratico per individuare il candidato presidente; il fatto che questo confronto sia serrato e condotto punto per punto sulle proposte per noi fondamentali e che il suo esito - ovvero se fare una coalizione o meno - sia rimesso ad una votazione aperta a elettrici e elettori della sinistra e dell'ambientalismo emiliano-romagnoli da tenere entro la fine di settembre.
Senza pregiudizi politici, bensì per verificare se e fino a che punto esista la 
possibilità che questioni fondamentali di un comune programma della sinistra e degli ambientalisti possano essere accolte anche dal PD per costruire un'ipotesi di governo comune.

Elena Tagliani
Coordinatrice regionale SEL
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11 Commenti
Bruno Biavati
1/9/2014 09:37:23

sono un comunista, non voto sel e nemmeno rifondazione, ma l'idea di cercare un'intesa per il candidato , alla regione emilia romagna, con il
PD, mi crea enormi problemi. Io penso che sia ora di cercare un dialogo, un intesa, un'unione con tutte le forse di sinistra, per cercare finalmente di riunire questa sinistra volatile e litigiosa. E proprio per questo non capisco che cosa centra il PD: non avete ancora capito che ,purtroppo il PD, non ha più niente da fare con la sinistra?- e chi ancora si crede di sinistra e rimane in quel partito non fa altro che confondere l'idee alla gente o peggio ancora, ci sta solo per delle poltrone?. Io credo che se vi alleate con il PD perderete ancora voti.

Risposta
urbano lega link
1/9/2014 12:53:36

Credo si debba valutare i risultati raggiunti nelle recenti elezioni amministrative,nella provincia di Ravenna:dove la sinistra (PRC,PdCI,SEL),si sono presentati con una lista unica,si sono ottenuti numeri a doppia cifra,che da anni non si vedevano.Questo dimostra(giustamente)che i nostri elettori vogliono l'unità della sinistra!!!

Risposta
Manuela
1/9/2014 16:53:59

Penso che ormai da tempo il PD sia diventato un antagonista della sinistra, non un partito con cui fare coalizioni. Per me l'unica unità che si deve ricercare è tra partiti, gruppi e realtà che si collocano a sinistra del PD, cercando di produrre un programma comune che può solo essere in antitesi con quello liberista del PD.

Risposta
Giampiero
2/9/2014 07:23:12

Renzi, il renzismo hanno modificato radicalmente il PD, questo partito non è più di sinistra, oramai non è un partito con cui fare coalizioni. Il PD ha voluto le "controriforme istituzionali" , che stravolgono la nostra Costituzione, per esempio quella del “nuovo Senato” dove i consiglieri Regionali ne faranno parte, SEL è stata e siamo contro, SEL e all’ opposizione in Parlamento, siamo in totale disaccordo in merito alle politiche del lavoro, della scuola, del sociale, delle nuove infrastrutture (es. la TAV), della politica estera ( missioni militari ) ecc…. possiamo noi fare un accordo con PD? E' importante in questa delicata fase politica non perdere un esperienza e una speranza di alternativa nel nostro Paese e anche nella nostra Regione, che è stato il grande risultato della Lista L'Altra Europa che ha consentito il superamento dello sbarramento e che ha portato nel Parlamento Europeo tre eurodeputati, non era scontato, il PD e altri…… auspicavano e speravano fallimentare, un’esperienza molto difficile e complessa che secondo me ha rilanciato la Sinistra alternativa e ha ridato entusiasmo, riavvicinato alla politica diversi compagni, energie importanti, come sapete con scarsi mezzi economici, completamente autofinanziata.Oggi dobbiamo contribuire a ricostruire in Italia e anche nella nostra regione quello che oggi non c’è, ovvero una alleanza di sinistra, con un programma di sinistra di alternativa al PD la cui massima espressione oggi è il Governo Renzi e il renzismo, una sinistra forte e innovativa, senza posizioni settarie minoritarie.
Questa decisione di incontrare i candidati del PD alla presidenza della Regione non mi trova d'accordoperchè queste decisioni non possono essere prese dai ristretti circoli o gruppi dirigenti, ma devono interessare l’intero corpo del Partito, quindi si deve prima di tutto svolgere subito una vera consultazione di tutti gli iscritti e simpatizzanti di SEL nella nostra Regione se fare o no una alleanza con il PD o aderire ad una Lista unitaria di sinistra alternativa.

Risposta
Grazia
2/9/2014 15:58:06

Mi unisco a coloro che rifiutano l'alleanza col PD, che non è più un partito ( lo è mai stato?) ma un " calderone" con idee confuse. La via praticabile è -anche secondo me- quella di riprendere l'esperienza de "L'altra Europa" e cercare di raccogliere i consensi (credo siano tanti) dei delusi dal PD e di coloro che sono molto preoccupati per l'assenza di una sinistra coesa e forte, capace di imprimere un vero cambiamento nella palude della politica italiana.

Risposta
Enrico Matacena link
3/9/2014 13:23:40

I compagni che hanno commentato dimenticano purtroppo la legge elettorale regionale, che da il governo a chi prende la maggioranza relativa. A me Renzi e i suoi mi fanno schifo, e anche il PD emiliano è messo molto male. Mi terrorizza però il rischio di una situazione alla piemontese, dove i voti dati a grillo e sottratti al centrosinistra diedero il governo alla destra di Cota . Bonaccini mi fa schifo, ma Giovanardi è molto peggio.
Credo che la sinistra debba contrattare con il PD per raggiungere un accordo di compromesso, perché il PD ha bisogno della sinistra per battere la destra e perché attualmente per quanto si possa aumentare i consensi è irrealistico pensare che come sinistre possiamo prendere la maggioranza relativa in regione e battere destre, PD e grillini . Se ci fosse un sistema proporzionale oppure a doppio turno allora sarei sulle posizioni che hanno espresso i compagni intervenuti prima ma così NO, non vorrei che una vittoria della destra ci facesse rimpiangere le giunte Errani permettendo al PD di rifarsi una verginità.

Risposta
simonetta
4/9/2014 03:19:44

In merito alla possibilità o meno di presentate una Lista unitaria di sinistra alternativa al PD mi trova d'accordo ( mi auguro che ieri sera l'assemblea abbia deciso in questo senso), perchè oggi è necessario una svolta politica e programmatica, nel nostro Paese e nella nostra Regione, svolta che deve avere al centro il lavoro, la precarietà, la disoccupazione, la solidarietà, la libertà, la pace, i diritti sociali dei nostri cittadini. Dobbiamo impegnarci e non disperdere un esperienza e una speranza di alternativa nel nostro Paese e quindi anche nella nostra Regione, insieme a tutti coloro che hanno contribuito al grande risultato della Lista L’Altra Europa, che ha consentito il superamento dello sbarramento e ha portato nel Parlamento Europeo tre eurodeputati.
Questo risultato non era scontato, visto che il PD e anche altri.....ne auspicavano il fallimento . Questa esperienza molto difficile e complessa invece ha rilanciato la Sinistra di alternativa al PD, ha ridato entusiasmo, riavvicinato alla politica numerosi compagni, energie importanti, con scarsi mezzi economici praticamente autofinanziata. Centinaia di migliaia di persone che non si rassegnano alle politiche europee di austerity voluta e sostenuta sia dal PSE che dal PPE, che governano i principali Paesi come la Germania, la Francia e l’Italia, politica voluta dalle banche e dalla grande finanza europea.
Io penso che in questa fase politica fondamentale il rilancio di questo progetto alternativo.

Oggi una Lista unitaria di sinistra e alternativa al PD è possibile!

Il PD non è Partito di Sinistra , ha subito una metamorfosi renziana ...........SEL invece di provare a fare accordicchi al ribasso con il Pd che porterà ad aumentare un malessere già presente nella base del Partito e sopratutto elettorale visto che anche se sei in coalizione con i Renziani deve trovare i voti comunque per eleggere i consiglieri regionali . Piuttosto dedichi le proprie e risicate energie
a contribuire a costruire in Italia e anche nella nostra regione quello che oggi non c’è, ovvero una alleanza di sinistra, unitaria, con un programma di sinistra, una sinistra forte e innovativa, senza posizioni settarie minoritarie di alternativa al PD al Governo Renzi e al renzismo.

Risposta
Riccardo
5/9/2014 01:21:02

Il PD non è più un partito di sinistra.
SE SEL FA' L'ACCORDO PER LE REGIONALI CON IL PD NON LO VOTERO' MAI PIU'!!

Risposta
Circolo SEL "Peppino Impastato"
5/9/2014 04:43:55

Il Circolo Peppino Impastato non condivide l’ipotesi decisa dal Coordinamento regionale e provinciale di SEL di incontrare i candidati alle primarie del PD per le prossime regionali sia per ragioni politiche che programmatiche. In queste settimane assistiamo, da parte del PD emiliano, ad uno spettacolo vergognoso e indegno per la sana e vera politica, un PD regionale che continua a dare una pessima immagine della politica stessa, con litigi quotidiani su fare o no le primarie, sui candidati, con voci ricorrenti di dirigenti nazionali che si accordano e siglano accordi e scambi politici “segreti” su riforme istituzionali e candidati a presidente , alla faccia della democrazia partecipata, delle primarie! Senza mai entrare nel merito ai veri problemi che attanagliano la nostra regione quali :
il lavoro, la precarietà, la disoccupazione.
Esiste un altro problema politico generale che ha risvolti anche nella nostra regione, come può SEL incontrare e confrontarsi con il PD Emiliano Romagnolo visto che è totalmente schierato a favore delle politiche del Segretario - Presidente Renzi alleato di Governo con il Nuovo Centro Destra di Alfano e con Berlusconi per realizzare le così dette riforme istituzionali. Queste controriforme istituzionali del PD, una volta approvate destabilizzeranno la tenuta democratica del nostro Paese, che stravolgeranno la Costituzione. Al Senato SEL ha giustamente votato contro questo scempio istituzionale, il “nuovo Senato” che prevede l’eliminazione del bicameralismo perfetto, eletto a suffragio universale voluto dai padri Costituenti, di cui consiglieri Regionali ne faranno parte, inoltre il PD vuole restringere e eliminare ulteriormente la rappresentanza democraticamente eletta dei cittadini elevando le quote di sbarramento, questo è un partito democratico?
SEL è all’opposizione in Parlamento, tra l’altro noi siamo in disaccordo su numerose scelte politiche del PD nazionale e regionale sia per quanto riguarda il lavoro, la scuola, il sociale, la sanità, le nuove infrastrutture (es. Passante Nord, la TAV in Val di Susa), ambientali e della politica estera ( missioni militari )
Solo per citarne alcune: la Regione Emilia Romagna ha un PRGR un Piano di rifiuti regionale insufficiente che nel corso della legislatura il PD non ha mai voluto ridiscutere. Un PD regionale che continua a sostenere il finanziamento alle scuole private, come del resto a Bologna Città e provincia, nonostante la maggioranza dei cittadini bolognesi si siano espressi in maniera contraria al Referendum svoltosi lo scorso anno, disattendendo la volontà popolare. Sul fronte del welfare non siamo riusciti ha strappare il reddito minimo garantito, anzi il PD emiliano romagnolo condivide la politica del Governo nazionale di Renzi che ha reso e renderà ancora più precario il mercato del lavoro attraverso il Job-Act del Ministro Poletti e ha intenzione di rivedere, in peggio, lo Statuto dei Lavoratori!
Detto questo è del tutto evidente che non ci sono le condizioni politiche per svolgere un confronto con i candidati presidente alle primarie regionali del PD.
Oggi invece è necessario una svolta politica e programmatica, nel nostro Paese e nella nostra Regione, svolta che deve vedere al centro il lavoro, la precarietà, la disoccupazione, la solidarietà, la libertà, la pace, i diritti sociali e l’ambiente. SEL deve impegnarsi a non disperdere l’esperienza e la speranza di alternativa nel nostro Paese e quindi anche nella nostra regione attraverso la Lista L’Altra Europa, che ha consentito il superamento dello sbarramento alle ultime elezioni europee e che ha eletto tre eurodeputati. Questa esperienza molto difficile e complessa ha rilanciato la Sinistra di alternativa, ha ridato entusiasmo, riavvicinato alla politica numerosi compagni, elettori di sinistra. Centinaia di migliaia di persone che non si rassegnano alle politiche europee di austerity voluta e sostenuta sia dal PSE che dal PPE, che governano i principali Paesi come la Germania, la Francia e l’Italia, politica voluta dalle banche e dalla grande finanza europea. Noi riteniamo questa fase politica fondamentale e delicata e quindi SEL deve essere protagonista e contribuire a costruire in Italia e anche nella nostra regione quello che oggi non c’è, ovvero una alleanza di sinistra, con un programma di sinistra, per una sinistra forte e innovativa, senza posizioni settarie minoritarie e alternativa al PD, al Governo Renzi e al renzismo.
Circolo SEL “Peppino Impastato”

Risposta
Antonio Bartolotti
6/9/2014 00:49:13

Condivido completamente quanto espresso dal Circolo "Peppino Impastato".

Risposta
Franca Antonia Mariani
8/9/2014 09:13:58

Condivido pienamente la posizione del Circolo Impastato. Se è vero che la legge elettorale non ci è favorevole, è anche vero che non ci si può prostituire più di tanto.
Deve venire il momento in cui si smette di svicolare e si fanno scelte precise. Con Renzi e Berlusconi NO.

Risposta



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